Siamo venuti in questo locale per ritrovare i sapori della cucina africana che sono un piacevole ricordo nella mia memoria, ma che da troppi anni avevamo tralasciato in favore di altre cucine etniche più orientali.
Africa si trova in Via Gaeta 26, non lontano dalla stazione Termini ed è forse il primo ristorante eritreo etiopico che ha aperto a Roma, presente dal 1977.
Il locale è davvero bellissimo, arredato nei toni del rosso scuro con i suoi tavoli e le sedie in legno scuro tutti lavorati ed intarsiati a mano da artigiani africani.
Il soffitto è dipinto nei toni dell’arancione scuro e la verniciatura scende anche sulle pareti, soltanto che nella parte bassa, le pareti sono ricoperta da un parato in stoffa a strisce verticali dai toni scuri che dona molto calore all’ambiente.
In ogni angolo del locale sono presenti grandi mascherone africane in legno e sculture tipiche, mentre i quadri molto colorati ricordano tutti l’africa. Le luci sono soffuse e diffuse grazie a lampade a parete disposte un pò ovunque nella sala, che rendono l’atmosfera piacevole.
Per accompagnare la cena, ordiniamo della birra africana, non sapevo nemmeno che esistesse, ma si rivela piacevole, amarognola e buona per accompagnare una cena a base di carni e verdure.
Qui si mangia con le mani, ma potete anche chiedere le posate, ovviamente non l’abbiamo fatto ed abbiamo scelto di mangiare nella maniera tradizionale che per una coppia va benissimo, ma forse diventa strano quando si mangia insieme agli amici.
Abbiamo ordinato un mix di piatti di carne per provare un po’ di cose diverse, che ci sono state servite mischiate insieme su un unico gigante piatto da portata con sotto il pane Ingera che assorbe il gusto di verdure e carni.
Lo Spris Qulwa è molto buono, la carne di manzo a dadini saltata con le cipolle è gustosa e tenera ed ha un retrogusto leggero di aceto, la versione con salsa piccante Awaze è incredibilmente aromatica e non troppo piccante.
Lo Zighinì Beghi, carne di agnello in salsa piccante è davvero speciale, forse la parte più interessante dell’intero piatto, l’aroma è molto forte ed intenso e mi ricorda l’odore dell’hashis, il gusto è incredibile ed il piccante si fa sentire. Una vera e propria esplosione di gusto che si diffonde piano piano nella bocca e sul palato ed esplode inondando tutte le papille gustative.
Anche lo Zighinì Watt, sono ottimi e gustosi pezzi di manzo in salsa piccante, molto aromatici e gustosi.
Le verdure nel piatto sono molte e preparate in maniera diversa, c’è il Tuntumo, una salsa di lenticchie rosse, molto aromatica e gustosa, le verdure ripassate in padella chiamante Hamli, c’è lo Scuro, un purè di ceci in salsa piccante davvero ottimo e per finire un misto Patate, peperoni, senza, carote e fagioli, chiamato Aliccia, che ha un gusto molto intenso, piacevole e piccante.
L’ingera servita sotto il piatto assorbe il gusto di tutte le preparazioni ed è davvero ottima da mangiare alla fine, rompendola direttamente cone le mani, ce ne sono due sotto, ma finiamo anche tutte quelle servite in un cestino a parte.
Nel giro di venti minuti abbiamo ripulito tutti gli ingredienti presenti sul tavolo, tanto che non ci è rimasto che ordinare il dolce.
Hanno solo un tipo di dolce chiamato Hallwa ed è molto strano nel gusto.
Ha un aspetto solido, ma si scioglie in bocca come se fosse fatto di farina addensata, è davvero carico di zuccheri, ma risulta comunque piacevole, lasciando un retrogusto quasi caramellato al palato di sesamo e zucchero.
Il conto è stato di 47,50€ con scontrino fiscale, cosa che non è mai scontata qui a Roma, ma che mi fa apprezzare di più un locale. L’esperienza è stata così piacevole che ci torneremo spesso.
Lascia un commento