Anche quest’anno come nei precedenti si è svolta la fiera Profumi e sapori della Calabria, in Via di Cassalotti n.91 a Roma.
La aspettavamo con ansia dall’anno scorso quando quel piatto di filatelli con melanzane, baccalà e nduia ci aveva conquistato.
Erano programmati dieci giorni di festa ma noi siamo riusciti a ritagliarci un po’ di tempo soltanto nell’ultimo giorno, la domenica all’ora di pranzo.
La festa a pranzo è un tantino più tranquilla, molti degli stand gastronomici sono chiusi, le giostre sono ferme ed i proprietari ne approfittano per riposare.
Allo stand gastronomico principale, quello che fà da ristorante, non ci sono le lunghe code della sera ed i tavoli sono quasi tutti liberi.
Andiamo subito alla cassa per prenotare due menu completi da 13€, comprendenti un primo, un secondo, un contorno, il pane e la bibita.
Quest’anno c’è la novità della pasta e ceci ma il nostro cuore è tutto rivolto alla pasta al profumo di Calabria.
Approfittando della calma che si respira facciamo quattro chiacchiere con uno degli organizzatori della fiera, Simona gli confessa che è un anno che aspettiamo di mangiare nuovamente questa pasta e lui ci chiede di registrare un video per Facebook. Lo facciamo volentieri e per la nostra gentilezza ci regalano anche una assaggio della pasta è ceci.
Abbiamo due bei piatti di pasta al profumo di Calabria, un piatto di fagioli e salsicce, uno di salumi tipici, un piatto di cicoria e fagioli, uno di cicoria semplice, due bei bicchieri di vino rosso ed un piatto di pasta e ceci.
Prendiamo tutto questo ben di Dio ed andiamo ad accomodarci su di un tavolo libero. C’è il sole ma la giornata è ventilata e si sta proprio bene.
Cominciamo subito dalla pasta e ceci, è buona, avevano ragione a consigliarla, è brodosa e leggermente rossa, ci mettiamo un attimo a finirla per poi passare alla pasta al profumo di Calabria.
Rispetto all’anno scorso deve essere cambiato qualcosa nella ricetta perché sembra decisamente meno rossa e più secca.
Ci sono i pezzi di baccalà e delle squisite melanzane che si sciolgono in bocca, sono loro a fare da padrone nel piatto e dare il gusto al piatto.
Simona ha insistito per prendere un piatto di salumi tipici della Calabria, che sono buoni ma con questo caldo non mi vanno tanto, preferisco passare al mio secondo decisamente più estivo, i fagioli con la salsicce calabresi.
La salsiccia non è di quelle piccanti che mi aspettavo di trovare ma al primo morso ne rimango conquistato. E’ esattamente quello il sapore che mi aspettavo di trovare. Con la mente ritorno ai miei giorni a Rossano Calabro ed i chili di salsicce piccanti e semi-piccanti che compravamo dal macellaio di fiducia per portarle a Napoli come scorta.
Ripenso alle salsicce secche fatte in casa, alle polpette di melanzane, al caciocavallo croce della Sila e la sardella casalinga che ogni sera erano una festa per il palato.
I fagioli sono buoni ma con queste salsicce passano di sicuro in secondo piano.
Per finire mangiamo la cicoria con i fagioli e quella semplice, non sembrano tanto differenti, tranne per il fatto che in una ci sono anche i fagioli borlotti, mentre l’altra è semplice cicoria ripassata.
Prima di andarcene facciamo quattro chiacchiere con uno degli organizzatori, è lo stesso del video che abbiamo conosciuto poco fa.
Ci racconta della loro associazione sapori di Calabria, delle convenzioni che ha su tutto il territorio romano e ci presenta il fornitore delle salsicce.
Un signore molto simpatico che ci racconta della sua azienda di allevamento di maiali neri. Si chiama nero di Calabria ed è molto conosciuta per la qualità dei prodotti.
Mi conferma la provenienza delle salsicce che ho mangiato, vengono da Catanzaro, solo dalle parti dello ionio hanno sapori simili.
Salutiamo il produttore di salsicce mentre ci offrono il caffè, stasera ci serata finale della manifestazione ma noi non ci saremo, purtroppo abbiamo già un impegno.
Ci toccherà aspettare un altro anno…
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