Prima di andare in Corea del Sud ed intraprendere un viaggio attraverso le più belle città coreane, non avevamo idea di quanto fosse buona la cucina coreana, ne di quanto questa cultura potesse essere affascinante, al pari delle altre culture orientali. E’ stata per noi una scoperta che ci ha aperto verso un mondo nuovo e che ho tentato di raccontare in un diario di viaggio disponibile online.
Dopo il viaggio ed aver scoperto la vera cucina coreana, non siamo più stati in grado di ritrovare quei sapori nei vari ristoranti sparsi a Roma, fino a che per puro caso non ci siamo ritrovati da Starbaps, un Piccolo fast food di cucina coreana che si trova nel rione monti in via di Santa Maria Maggiore al civico 116.
Dall’esterno è difficile anche notarlo per quanto è piccolo ed anonimo l’ingresso, all’interno invece il locale per quanto sviluppato in un unico ambiente, riesce anche ad ospitare un numero discreto di tavolini dove fermarsi a consumare.
Il locale è diviso da un enorme vetrata che separa la zona cucina da quella dove poter consumare. In cucina ci sono due persone, che si occupano di tutto, anche perché in sala sono i clienti ad andare al bancone a ritirare il cibo quando è pronto, nella formula del fast food senza servizio.
La cucina è completamente in acciaio e continuamente disinfettata e brillante, cosa strana, non usano fuochi di nessun tipo, ma soltanto macchinari e piastre elettriche che a mio avviso rendono il servizio un pò lento.
Hanno alcuni tè e bevande coreane, ma mancano gli alcolici, peccato perché il Soju, una sorta di bevanda alcolica a base di riso, è molto piacevole ed usata in corea durante i pasti.
Decidiamo così di bere un tè di mais viola, che se non per il colore, non si discosta molto dal tè di pannocchia bianco, leggermente amarognolo, fresco e che può accompagnare bene un pasto orientale.
Non hanno molti piatti, a parte un bulgogi, il bibimbap, i ravioli fritti ed i topokki e degli udon non c’è altro sul menu, ma forse è giusto che un fast food si concentri su pochi piatti fatti bene.
I ravioli ed i topokki sono le prime cose che vengono preparate. I ravioli sono croccantissimi, la pasta utilizzata somiglia più ad una fillo che ad un impasto classico, ma forse è un impasto di riso.
Il cuore è tenero, a base di verdure saporite, ma predomina il guscio fritto, perché si sa che qualsiasi cosa friggi diventa buona, c’è anche una salsina per poterli immergere prima di mangiare, ma la scorza è talmente dura che non prende il sapore.
I topokki sono serviti in un contenitore di carta usa e getta, in realtà tutto è preparato in contenitori da gettare, non ci sono stoviglie da lavare, anche le forchette sono di plastica e le bacchette usa e getta.
Li assaggio e ritorno per un attimo con il pensiero ai mercati notturni coreani, dove anziane signore li preparavano in enormi pentoloni e li accompagnavano con tempura di vario tipo.
L’unica differenza è forze che qui il sugo è più liquido e forse i topokki non sono proprio fatti in casa, anche se buoni, sono un pò più turgidi come consistenza. Ci sono anche le sfoglie di pesce che hanno il gusto di surimi ed i gambi dei cipollotti che dovrebbero dare freschezza al piatto.
Mi emoziono sempre a mangiarli oppure è ia quantità di peperoncino a farmi piangere tutte le volte, e dire che in corea sono uno dei piatti preferiti dai bambini, potete immaginare quanto piccante mettano in ogni piatto.
Appena abbiamo finito, arrivano i piatti principali, degli udon in un brodo delicato con le sfoglie di tofu per Simona, piatto mai visto in corea ma che somiglia tremendamente ai Kitsune udon giapponesi e che mi stupisco li abbia scelti.
Il mio Bulgogi è invece incredibile, vi assicuro che può competere nel gusto ad alcuni di quelli mangiati in corea e ne ho mangiati tanti.
Gli straccetti di carne sono teneri e succosi, si sente il prevalente e caratteristico gusto dolciastro, dato dalla cipolla, lo zucchero e forse il succo di pera. Il riso bianco è semplice e serve come accompagnamento al posto del pane.
Ci sono poi dei germogli scottati ed aromatizzati con il sesamo, molto piacevoli nel retrogusto, delle zucchine grigliate e marinate con salsa di soia, piacevoli da mangiare con il riso ed delle radici, in salsa piccante e dolce che sono veramente eccezionali,
Sono soddisfatto, ma non posso fare a meno di ordinare una seconda porzione di topokki, solo per me, anche se Simona mi guarda male e dice che mangio sempre troppo, non potete immaginare la soddisfazione di mangiarne una porzione intera a fine pasto.
Questa volta decido di accompagnarli con una bevanda al latte e lo yogurt frizzante che oltre a piacermi, può aiutarmi a spegnere l’incendio che si è creato nel mio stomaco. Ho infatti capito una cosa durante il mio viaggio in corea, che bevono moltissimo latte proprio per questo motivo.
Alla fine, dopo che Simona ha raccontato ai proprietari del nostro viaggio in Corea, paghiamo un conto di 45€, ringraziamo ed andiamo via felici in cerca di un caffè.
STARBUPS
Via di S. Maria Maggiore, 116,
00184 Roma RM
Tel: 3479031229
Lascia un commento