Trovandoci a passeggiare al laghetto dell’EUR in cerca di una primavera non accora fiorita, abbiamo deciso di fermarci per pranzo in un piccolo bar pasticceria che fa anche da ristorantino: si chiama Antichi sapori di Sicilia e si trova Viale America 143, proprio a due passi dal laghetto.
Il locale è molto caratteristico, la vetrina è piena di dolci siciliani, bottiglie di vino, insegne colorate, prodotti alimentari tipici della Sicilia, arance e tutto quanto può ricordare la calda e magnifica isola siciliana.
Il proprietario è un simpatico omone siciliano, con una moglie di colore ed una bella famiglia mista, fa dei dolci fantastici che meritano una recensione a parte e di cui un giorno vi parlerò.
Ci accordiamo con il proprietario per il pranzo e ci andiamo a sedere su gli allegri tavolini in plastica gialla che ci sono all’esterno del locale. Non ci sono tovaglie ne oggetti che abbelliscano il tavolo ma non è di eleganza che vogliamo saziarci.
Il menù è ampio, basato su piatti tipici siciliani, ci sono pasta con le sarde, alla norma, alla trapanese e tantissime altre possibilità, più qualche aggiunta un po’ più romana per chi proprio non ne sa fare a meno. Poi ci sono caponate, arancini e secondi di pesce.
E’ un peccato che non ci sia nemmeno un prezzo, due ragazzi hanno chiesto a noi se conoscessimo i prezzi e sapessimo come si mangiava, ma poi sono andati via spaventati da un salto nel buio.
Per antipasto abbiamo preso due arancini, io quello classico al ragù e Simona quello prosciutto e formaggio. Il mio era un po’ secco nella parte del riso mentre quello di Simona più saporito ed ancora caldo. Entrambi erano enormi e forse è stato un errore prenderli come antipasto.
Nell’attesa della pasta con le sarde, il proprietario ci convince a provare una caponatina siciliana. Le verdure sono piene zeppe di olio denso e saporito e sono rigorosamente soffritte in padella. Un vero colpo per le coronarie ma un sapore così intenso che ogni tanto bisogna concedersi.
La pasta con le sarde tarda un pochino ad arrivare, ha bisogno di una preparazione particolare e può essere ordinata minimo per due persone ma quando arriva, è un successo.
Bella ed invitante nel suo piatto dal bordo arancio come non li vedevo dall’infanzia, emana un piacevole odore di pesce e finocchietto selvatico.
Gli spaghetti sono eccessivamente al dente ma il sapore è ottimo, si sente bene il gusto delle sarde e della cipolla, mentre quel pan grattato soffritto in padella da un tocco in più di sapore e croccantezza che rendono il piatto speciale.
Dopo i primi siamo pieni e decidiamo, per questa volta di saltare il dolce, anche se ripensando a quei cannoli fatti al momento che sono senza dubbio i migliori cannoli siciliani che abbia provato a Roma, mi sono già pentito.
Ci facciamo preparare due caffè ed andiamo a pagare il conto in cassa, che è di 30€ in due, e dobbiamo pure rinunciare al vino liquoroso che il proprietario ci vuole offrire, perché poi in qualche modo mi toccherà guidare la moto fino a casa.
All’uscita rincontriamo i due ragazzi che avevano abbandonato il locale che ci hanno chiesto informazioni, ci confessano che non si sono fermati per i prezzi che mancavano e per il fatto che entrando hanno visto un ragazzo di colore e pensato che la cucina non fosse originale siciliana. Peggio per loro, forse la prossima volta su nostro suggerimento si fermeranno anche loro.
Lascia un commento