Facendo un giro in centro abbiamo deciso di andare a curiosare nella nuovissima pasticceria giapponese Hiromi Cake, che ha da pochissimo tempo aperto ad Ottaviano in Via Fabio Massimo. Anche se venivamo da un lauto pranzo con Ramen non abbiamo resistito alla curiosità di entrare in questo piccolo locale dai colori molto vivaci e moderni.
Il locale è piccolino, specie nella parte dedicata ai clienti, mentre c’è molto spazio dietro al bancone dove due energiche donne si muovono tra preparazioni di dolci e sbuffanti macchine da caffè. L’arredamento ed i colori sono molto vivaci e moderni, tutto gioca sul contrasto tra il bianco ed il celeste e non ci sono fronzoli o oggetti in mostra, si rispetta una sorta di minimalismo che lascia spiccare solo i dolci nella vetrinetta. Ci sono un po’ di sgabelli ed un tavolino pensile sulla parete di fronte al bancone e la gente si ferma per degustare un dolce con un caffè o un cappuccino. Ci vorrebbe una selezione di te originali giapponesi da abbinare ai dolci e spero che arriverà presto.
Molti acquistano i dolci a portar via ma noi decidiamo di approfittare del momento e di mangiarne qualcuno direttamente sul posto.
Le due ragazze che preparano i dolci e servono al banco sono una italiana, l’altra giapponese, sono gentili e sempre sorridenti e non sembrano avere fretta, tanto da essere disponibili a spiegare nei dettagli ogni minimo dolce della vetrina.
All’apparenza i dolci sembrano dei classici dolci europei, ma gli ingredienti ed i sapori vi faranno cambiare idea. Io scelgo una classica torta al matcha, mi ricorda un Kasutera dall’aspetto e per questo non posso fare a meno di provarla, Simona prende un dolce molto più moderno ed elegante.
La mia matcha cake, è soffice al taglio, più secca all’esterno ma umida e densa nella parte interna, il gusto è delicato ed anche il retrogusto di matcha è presente senza sovrastare il tutto, una piacevole coccola per un pomeriggio invernale, quasi un confort food da tè del pomeriggio.
Quella di Simona è differente, anche se difficile da mangiare tagliare per via della copertura gommosa e resistente alla forchettina, si rivela eccezionale nel gusto.
L’interno soffice al matcha è delicato e non troppo dolce, il cuore di fagioli azuki gli da una consistenza diversa e piacevole, la parte esterna gommosa ricorda il sapore dei veri mochi giapponesi, il biscotto al matcha sottostante è una piacevole sorpresa finale. Se chiudo gli occhi mentre lo mangio, mi tornano in mente i pomeriggi giapponesi a mangiare dolcetti giapponesi lungo il viale di Asakusa che porta al tempio Sensoji.
Per accompagnare i dolci, prendiamo un cappuccino al Matcha che si rivela davvero ottimo, vi consiglio di non zuccherarlo, perché la parte amara del matcha, contrasta bene con quella dolce del dessert che stiamo mangiando, rendendo tutto un bel connubio di sapori.
In due abbiamo paghiamo 13€, se volete prendere un dessert dal gusto giapponese, senza dovervi sedere in ristoranti rinomati, questa per ora è la prima vera occasione a Roma. Davvero un posto unico da frequentare assiduamente.
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